Il prossimo 26 novembre si apre il ciclo di lezioni magistrali 2019/2020 della Scuola Achille Ardigò sul Welfare di Comunità e sui Diritti dei Cittadini del Comune di Bologna, che quest’anno sceglie come fil rouge di tutti gli appuntamenti in programma il tema del welfare di comunità per le famiglie a basso reddito, i ragazzi e la popolazione anziana fragile e ai servizi integrativi e Silver Economy per Bologna.
Ne abbiamo parlato con Mauro Moruzzi, Presidente CTS Scuola Achille Ardigò del Comune di Bologna:
Il welfare di comunità è un sistema di servizi alla persona offerti grazie alla sinergia di enti locali, imprese e Terzo Settore volti a generare nuove opportunità per il territorio in direzione di un nuovo e più diffuso benessere sociale. Tra gli esempi del nostro welfare di comunità possiamo citare l’assistenza ai grandi anziani non autosufficienti, l’assistenza sanitaria oncologica domiciliare e i prodromi di un sistema integrativo di servizi odontoiatrici.
Se da una parte il welfare emiliano-romagnolo tradizionale è ben strutturato per le persone e le famiglie indigenti, dall’altra esistono condizioni di vita di recente emergenza che non trovano risposte altrettanto appropriate. Facciamo riferimento in particolare a due fasce della popolazione che presentano criticità che il welfare locale ancora non considera: le persone over 65-70 anni che hanno una aspettativa di vita molto più lunga di quanto non sia mai avvenuto in passato e che quindi necessitano di un adeguamento dei contesti abitativi e urbani in cui si troveranno a vivere ancora per 15 o forse 20 anni; e le giovani famiglie con un reddito medio basso, compreso tra i 30.000 e 40.000 euro all’anno, per cui le spese sanitarie o di integrazione sociale possono risultare insostenibili sopratutto in presenza di figli. Pensiamo ad esempio a una persona di 80 anni ancora autosufficiente che vive sola al quarto piano senza ascensore che di fatto, prima o poi, si troverà a vivere come fosse “agli arresti domiciliari” a causa delle barriere architettoniche. Oppure due giovani genitori con uno stipendio da impiegati che non riescono a pagare il dentista o l’oculista ai figli o addirittura l’istruzione superiore o anche solo attività sportive o culturali.
Il welfare deve guardare a queste fragilità sociali emergenti con una attenzione del tutto nuova per scongiurare discriminazioni ed esclusioni silenti. Il nuovo welfare che il nostro percorso formativo promuove, è orientato a riempire il vuoto di assistenza con nuove opportunità sociali adeguate alle esigenze di queste categorie di persone partendo non solo da una riprogettazione dei servizi alla persona ma da una riconsiderazione della città in termini economici, occupazionali e di investimento. Facciamo riferimento alla silver economy proprio in questa prospettiva: per una città investire nel settore delle nuove fragilità sociali produce occupazione, anche giovane e qualificata, e ricchezza ma anche benessere e qualità di vita.
Per partecipare al percorso formativo – gratuito – è necessario iscriversi compilando l’apposito modulo>>
La Scuola Achille Ardigò sul welfare di comunità è stata voluta dal Comune di Bologna in collaborazione con istituzioni, università. Per missione cura la formazione permanente sui diritti dei cittadini e sul welfare solidale e di comunità, sulla progettazione partecipata di interventi di solidarietà, sull’innovazione socio-tecnica e delle reti di eWelfare e di e-Care.
La Scuola, a cui quest’anno collabora anche l’Università dl Volontariato di Bologna, opera attraverso corsi e seminari, ricerche e pubblicazioni e si rivolge a operatori dei servizi pubblici, volontari delle associazioni, soggetti del terzo settore, studenti e cittadini.
Per informazioni:
Consulta il programma 2019/2020
ctsachilleardigo@comune.bologna.it
Scuola Achille Ardigò
Associazione Achille Ardigò