La terza edizione di Cittadinanza in scena prende avvio, come lo scorso anno, al teatro comunale di Dozza: dal 20 ottobre al 22 dicembre un calendario dedicato a temi come inclusione, benessere mentale e riflessione sugli stereotipi.
La rassegna teatrale è inserita nel quadro delle iniziative di Oltre la Siepe in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl di Imola, il Coordinamento Regionale Teatro e Salute Mentale ed il mondo della scuola.
Sette gli spettacoli con ingresso a offerta libera (prenotazione via messaggio al 380 7550687) e tante realtà coinvolte: Gruppo Teatrale Tabù ? e Banda TaMbù, Tilt, Exit, Collettivo Non Ordinario, Davide Dalfiume con i suoi allievi del corso di Università Aperta, Federico Caiazzo e Teatro di Quartiere.
L’ennesima occasione per cogliere le istanze di una comunità che manifesta bisogni ma, al tempo stesso, è preziosa risorsa – spiega il vicesindaco di Dozza, Giuseppe Moscatello – Un concetto che sta alla base del welfare generativo, ovvero in grado di rigenerare e di dare una risposta originale.
Cittadinanza in scena è il risultato del lavoro dei rappresentanti del terzo settore, degli operatori culturali e dei professionisti del comparto sanitario; un impegno che ha dato vita nel 2008 al progetto Teatro e salute mentale e schiera, al fianco dei Servizi di Salute Mentale della Regione, diversi soggetti artistici.
In questo disegno – spiega Davide Dalfiume, direttore artistico del teatro di Dozza – il teatro diventa strumento utile per costruire un percorso di emancipazione in una comunità che desidera essere inclusiva e che vuole prendersi cura di sé e delle differenze che la caratterizzano, un invito alla cittadinanza per alimentare la riflessione sugli stereotipi e contrastare i pregiudizi. Ma anche il modo per sviluppare modelli positivi, finalizzati alla convivenza, attraverso temi come la qualità della vita ed il benessere mentale.
La rassegna di quest’anno – continua Dalfiume – presenta aspetti di forte innovazione, nell’intento di offrire una risposta ai bisogni emersi dal lungo e fruttuoso rapporto maturato con le istituzioni scolastiche e la cittadinanza. Con una grande certezza: ribadire la funzione del teatro nel permettere alle esistenze di emergere, raccontarsi e di rappresentarsi sulla scena sociale. Un tassello fondamentale per la crescita personale e comunitaria.
Si partirà il 20 ottobre alle 21 con Quel luogo dentro di noi, della Compagnia Exit, poi, sette giorni dopo, La cantatrice calva con i giovani attori di Tilt.
Comicità il 19 novembre, alle 16, con Kit comico per tempi moderni di Davide Dalfiume e i suoi allievi del corso di Università Aperta.
Il 24 Marlena, del Collettivo Non Ordinario mentre il 7 dicembre sarà la volta di Alla fine del viale di Federico Caiazzo.
Il 15 Campanile&Campanile con gli attori di Teatro di Quartiere.
La rassegna si conclude il 22, in un luogo ancora da definire, con Il sogno dello spaventapasseri e il Gruppo Teatrale Tabù ? e Banda TaMbù
Per informazioni
Fonte: news pubblicata dal Comune di Dozza | https://www.comune.dozza.bo.it/