Gli empori solidali della Città di Bologna nascono nell’ambito della progettualità Case Zanardi del Comune di Bologna grazie alla collaborazione tra l‘Istituzione per l’inclusione sociale e comunitaria Achille Ardigò e Don Paolo Serrazanetti del Comune di Bologna e l’Associazione Pane e Solidarietà.
L’associazione Pane e Solidarietà è stata costituita allo scopo di perseguire finalità di solidarietà sociale, per lo svolgimento di attività nei settori dell’assistenza sociale e della benificenza. Le associazioni promotrici sono Pace Adesso, Andare a veglia, AUSER Volontariato Bologna, Coordinamento Volontariato Lame CVL, La villetta per Cuba, Stella nostra, Voci, A.S.Vo.
L’associazione collabora con l‘Istituzione per l’inclusione sociale e comunitaria Achille Ardigò e Don Paolo Serrazanetti del Comune di Bologna nell’ambito del progetto Case Zanardi, del quale fanno parte gli empori di via Capo di Lucca 37, di via Abba 28 e di via Beverara 128, quest’ultimo gestito dai volontari del Coordinamento Volontariato Lame CVL.
Le Case Zanardi, dedicate alla memoria del sindaco Francesco Zanardi, sono aperte in diversi quartieri della città, divenendo luoghi di riferimento di un programma che a partire dal 2014 ha iniziato a realizzare una serie di interventi di contrasto allo “spreco di lavoro”, allo spreco di beni materiali alimentari e non alimentari e allo “spreco relazionale”. Funzionano grazie a una rete cittadina di soggetti pubblici e privati che si sono coalizzati nel contrastare le povertà cittadine, portando avanti nuovi progetti.
Dal novembre 2014, momento della nascita degli empori solidali, hanno avuto accesso a rotazione agli empori solidali quasi 400 nuclei familiari, formati da circa 1300 persone di cui circa 600c minori. Le segnalazioni dei nuclei provengono principalmente dai servizi sociali del Comune di Bologna e dell’Azienda Usl oltre che dalle associazioni della rete di Case Zanardi che, per loro finalità interne, possono seguire delle famiglie. Possono essere segnalati quei nuclei in stato di bisogno con una situazione di fragilità lavorativa, abitativa e sociale per i quali i beni degli empori sono un ulteriore aiuto nel percorso di autonomizzazione,
anche parziale, che stanno facendo.
All’interno degli empori, tramite una scheda a punti che viene loro consegnata i nuclei possono acquisire beni come olio d’oliva, biscotti, legumi e scatolame, passata di pomodoro, pasta e omogeneizzati, riso, farina, zucchero, sapone, dentifricio, spazzolino, detersivi, carta igienica, in quantità dipendente dalla composizione del nucleo.
Forniamo inoltre materiale scolastico per i bambini/ragazzi delle elementari e delle medie inferiori, raccolto tramite collette nei supermercati in una giornata all’anno.
L’approvigionamento dei beni distribuiti proviene da due canali: la raccolta tramite le collette presso i supermercati delle varie catene circa tre volte all’anno e le donazioni da enti o singoli.
Gli empori sono aperti rispettivamente:
Capo di Lucca, via Capo di Lucca 37: martedì dalle 9,30 alle 12,30; giovedì dalle 15 alle 18;
via Abba 28: giovedì dalle 15 alle 18;
via Beverara 129: giovedì dalle 15 alle 18;
Come funzionano: i nuclei che vi accedono vengono accompagnati nella spesa, con relativi consigli nutrizionali. Il momento dell’accompagnamento è quello che utilizziamo per cercare di far sì che le persone acquisiscano consapevolezza che l’aiuto che viene fornito è un qualcosa che deve permettere loro di utilizzare il denaro che risparmiano ad esempio per comprare latte fresco, frutta e verdura per i bimbi, o un corso di nuoto, e che comunque non devono prendere quello che capita pur di finire i punti, ma quello di cui hanno realmente necessità.
Attività che necessitano di aiuto: i giorni di apertura per l’accompagnamento nella spesa, allestimento degli scaffali di solito il martedì mattina, scarico della merce che viene portata dai punti di raccolta al magazzino in via Capo di Lucca (ogni lunedì una persona va a Fico a prendere merce che ci donano, serve aiuto al magazzino per scaricare ed allestire); i sabati all’anno in cui si fanno le collette alimentari nei supermercati.
Per informazioni:
Valeria Frontini, emporiosolidale.bo@gmail.com
Per approfondimenti sulle attività dell’Istituzione per l’inclusione sociale e comunitaria Achille Ardigò e Don Paolo Serrazanetti del Comune di Bologna: http://www.comune.bologna.it/inclusionesociale
Per il Coordinamento Volontariato Lame CVL: www.coordinamentovolontariatolame.it/