Non si diventa adulti a 18 anni e un giorno

I care leaver di Agevolando si raccontano con un video

Se dovessi disegnare la fragilità non userei neppure un foglio, perché se dovessi usare un foglio lo userei accartocciato, stropicciato, rovinato, ingiallito, sgualcito, che magari se ci soffi sopra diventa sabbia e vola via.

Pietro – nome di fantasia – è un giovane adulto. È un giovane adulto care leaver, cioè “colui che lascia il sistema di cura”, colui che dopo un periodo di tempo trascorso “fuori famiglia” (in casa-famiglia, comunità o affido), al compimento del diciottesimo anno di età deve lasciare il sistema di accoglienza. Le sue parole, nella loro semplicità e bellezza, provano a descrivere il mondo interiore di un ragazzo appena maggiorenne che, invece di sentire il mondo a portata di mano, lanciato verso la propria strada da una rete familiare presente e capace di sostenere, si sente come un bungee jumper senza averlo chiesto, senza volerlo, senza sapere se la corda di sicurezza, fatta solo dalla sua forza e le sue qualità, possa davvero sorreggerlo senza spezzarsi.

Come Pietro sono tanti i ragazzi e le ragazze che nella loro infanzia e adolescenza hanno dovuto vivere fuori dalla propria famiglia di origine perché fossero tutelati e garantiti i loro diritti di persone di minore età. Ognuno di loro ha una storia difficile e dolorosa con cui fa i conti ogni giorno, che lo ha plasmato, lo ha reso più fragile e allo stesso tempo più forte e maturo. Ognuno di loro ha una grande voglia di autonomia e riscatto e chiede al sistema di non essere lasciato solo in questo percorso, perché non si diventa adulti a 18 anni e un giorno.

I giovani care leaver per fortuna non sono completamente soli. Perché un gruppo di persone che ha vissuto sulla propria pelle la stessa esperienza, ha deciso di fondare l’Associazione Agevolando. È una realtà che supporta questi giovani adulti costruendo con loro progetti di autonomia, permettendo loro di avere un tetto, un lavoro, una rete di persone su cui contare, una luce sul proprio futuro. Agevolando porta avanti anche un’attività di dialogo costante con le Istituzioni locali, nazionali e comunitarie e con il mondo dell’informazione per sensibilizzare e promuovere il riconoscimento dei diritti dei giovani care leaver.

Lo scorso gennaio i giovani dell’associazione Agevolando – riuniti a Roma per la Città dei Ragazzi –  si sono recati alla Camera dei Deputati dove hanno incontrato decisori politici, professionisti del settore e giornalisti in occasione della seconda conferenza nazionale del Care leavers network Italia.

Durante la giornata, le ragazze e i ragazzi hanno portato le loro testimonianze, hanno parlato delle loro difficoltà e dei loro sogni. Conoscono bene la fatica per ottenere dei risultati e non si tirano indietro. Sono pronti a mettere in campo tutti loro stessi per farcela. Hanno chiesto il riconoscimento delle loro aspirazioni e hanno suggerito alcune raccomandazioni per migliorare il sistema affinché non ostacoli, ma agevoli i care leavers nella realizzazione del loro percorso di autonomia.

Noi non vogliamo fare la guerra con i politici – ha spiegato la giovane  Elisa alla platea attenta – vogliamo solo essere considerati sullo stesso piano. Non vogliamo essere guardati come ragazzi poverini, ma come giovani che hanno una competenza esperienziale che desiderano mettere a disposizione per migliorare il sistema di accoglienza in cui siamo cresciuti.

Da quel giorno e nonostante il periodo di emergenza sanitaria – racconta Agevolando –  le cose continuano a muoversi: i ragazzi hanno costruito dei moduli di formazione per assistenti sociali, grazie alla collaborazione con il Consiglio nazionale dell’Ordine degli assistenti sociali. Hanno partecipato ad eventi promossi da diverse Università italiane. Inoltre, grazie in particolare all’impegno dell’on. Emanuela Rossini è in corso di discussione alla Camera un emendamento per estendere il Fondo sperimentale per i care leaver fino al 25esimo anno d’età e per agevolare il loro ingresso nel mondo del lavoro con un emendamento nel DL Rilancio (luglio 2020) che ha istituito il collocamento mirato per i care leaver quale categoria protetta vulnerabile.

Non si diventa adulti a 18 anni e un giorno. I care leaver in Parlamento

L’esperienza alla Camera dei deputati e il suo significato profondo sono narrati nel cortometraggio documentario Non si diventa adulti a 18 anni e un giorno. I care leaver in Parlamento, realizzato da Ryan Harris, giovane film-maker anche lui cresciuto in una comunità di accoglienza.

Forza, coraggio e autenticità sono gli elementi che emergono dalle parole dei ragazzi protagonisti.

 “Non vi chiediamo di donarci un futuro – afferma Ottman – ma almeno di semplificarci le cose”.

Il video,  prodotto dall’associazione Agevolando con Cnca (Coordinamento nazionale comunità di accoglienza) e con il finanziamento del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, è una testimonianza e un primo assaggio per chi fosse interessato ad approfondire il mondo dei e delle care leavers. Sul sito di Agevolando – www.agevolando.org – è infatti  possibile leggere storie resilienti, consultare pubblicazioni e informarsi sui progetti attivi.

Per informazioni:

Agevolando – ODV | via Scipione dal Ferro, 4 – 40138 Bologna
Tel: 051 0402351 | info@agevolando.org

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